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mercoledì 14 dicembre 2022

Recensione Libro | Vampiri Urbani di Paolo Lubinu


Titolo: Vampiri Urbani
Autore: Paolo Lubinu
Editore : Catartica Edizioni
Prezzo: cartaceo (Brossura)
Pagine: p.144
Genere: Narrativa Contemporanea
Data Pubblicazione: 2021
EAN:978-8885790674
Valutazione: 9 su 10
Scontato su: Amazon


Sinossi:

New Orleans è il quartiere più malfamato che esista, dentro puoi trovarci drogati, prostitute, ubriaconi e assassini. Non esiste un posto migliore per chi fugge lontano dai propri demoni. Questo posto è popolato da mostri miserabili, esseri umani che possono trasformarsi in streghe o vampiri, serial killer inconsapevoli, uomini bugiardi e manipolatori. C’è qualcosa che attrae le persone in questo strano quartiere, loschi personaggi si aggirano tra i mercatini abusivi, i palazzi non sono mai abbastanza grigi, eppure a pensarci bene, sembrano tutti abbastanza felici.


La Recensione

Vampiri Urbani è il libro pubblicato da Catartica Edizioni scritto da Paolo Lubinu originario di Ossi (Sassari) direttore editoriale di Underground X, una rivista di musica e cultura indipendente fondata nel 2010, dove ha pubblicato diversi racconti e fumetti.
Aveva già pubblicato in precedenza esattamente nel 2014 la raccolta illustrata Racconti Urbani e nell’anno successivo è stata la volta del suo primo romanzo, Jesù Cristu ‘Etzu. Collabora come editor con la giovane casa editrice maxottantotto edizioni e come sceneggiatore con alcuni registi sardi. 
Di recente si è cimentato nella regia e il suo cortometraggio, Luci della notte, ed è stato selezionato per un festival nel New Jersey. Durante un’intervista ha confidato di non avere nessun vuoto da colmare, “Scrivo perché sono pieno di storie”, e io aggiungo, sono storie originali e ricche di particolari affascinanti.
Dentro la narrativa di Vampiri Urbani l’essere umano mostra il suo lato peggiore, forse quello più genuino, lascia cadere quel velo di ipocrisia per presentarsi a tutti sotto la sua vera forma, per come è realmente, certe volte un tossico o un mostro leggendario, altre un ubriacone o un vampiro, una strega ninfomane, un serial killer scrittore che uccide le sue vittime a suon di lettere.
I protagonisti di queste storie sono i miserabili, drogati antisociali e puttane, persone che hanno alle spalle un passato grottesco, vivono tutti quanti in un quartiere per disagiati che sembra fuori da ogni logica, nigeriani, bengalesi, sudamericani, italiani e molti altri, poveri immigrati orfani della vita che fuggono da qualcosa e combattono per riprendersi il loro posto nel mondo.
in foto: Paolo Lubinu
Sono costretti a vivere a New Orleans, ma non pensate alla Louisiana degli Stati Uniti, perché New Orleans è una città simbolo in questi racconti, rappresenta ogni quartiere malfamato della vostra città, per quanto mi riguarda potrebbe trovarsi anche qui in Italia, magari proprio in Sardegna.

Approfondimento

Paolo Lubinu scrive lasciando un ritmo forsennato, la sua scrittura è davvero gradevole, le pagine possono essere divorate voracemente da un lettore insaziabile, non ha certo bisogno di consigli su come creare il giusto scenario per i suoi racconti, la sua passione per la sceneggiatura risalta tra le righe quando ci descrive ogni particolare che circonda il personaggio principale della sua storia.

La sua narrazione è molto visiva e cinematografica.
Attraverso la lettura mi è capitato spesso di vedere proprio come davanti ad un film alcune scene che ho letto, come nel caso del primo racconto “La mayasa di New Orleans”, mi è rimasto impresso più di tutti per la sua grande originalità, un racconto grottesco a tratti erotico che ci parla di una donna, forse sudamericana che, come un fantasma cambia aspetto e sesso per regalare alla gente di quella città in declino un poco di benessere e felicità. Una strega buona, che procura sogni paradisiaci ai tossici in overdose e, badate bene, nella sua estasi non bisogna mai svegliarla o potrebbe causare la morte.

« è bellissima. Chissà cosa sogna, pensa Franco, chissà cosa rappresentano quelle foto nel suo sogno e chissà il perché di quella conta. Magari sta leggendo delle poesie o qualche dichiarazione d’amore, o magari vorrebbe solo fare pipì, ma non riuscendo a svegliarsi conta per resistere, perché prima o poi dovrà svegliarsi. Pare un fiore notturno. Ha la pelle di una rosa scura e Franco ce l’ha tra le mani[…] dal racconto - La mayasa di New Orleans

Vampiri Urbani è la metafora della nostra società, dove il meno fortunato non può vivere in mezzo alle persone “normali”, è costretto a cercare alloggio nelle case popolari di un quartiere squallido che conserva, nonostante tutto, una certa dolcezza. Perché tra “diversi” ed “emarginati” ci si da una mano a vicenda, e chi non ne può più della propria vita può vivere la sua non-vita lontano dal resto del mondo.



Fabrizio Raccis



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