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lunedì 6 marzo 2023

PENNE ARMATE RIVISTA #7

Dopo una lunga assenza post-pandemia torna più carica che mai la rivista-fanzine online Penne Armate Rivista settimo numero con 40 pagine di poesia, recensioni, racconti, fumetti. Un viaggio carico di arte e cultura Underground tra i meandri del web e delle attività social.


Febbraio 2023 - N° 7 - immagini e testi di: Valerié Perronica, Ernest Hemingway, Cataldo Dino Meo, Andreas Finottis, Paolo Lubinu, Carlo Bosco, David Fragale, Gustavo Baleni, Marco Lepori, Jaifri Hashim, Claudia Conti, Franco Carta, Fabrizio Raccis, Gianluigi Tomei, Angel Alessandra Milella, Paolo Battista, Silvana Trabanelli, Sabyr Poetry, Aurora Raccis, Flae, Kurt Cobain, Magritte. Rivista indipendente, webzine, di poesia, racconti, recensioni, arte e cultura underground. Attiva dal 2014 e nata nel social network Facebook con all'attivo tre pubblicazioni antologiche edite Matisklo Edizioni. 

LEGGI LA RIVISTA GRATIS QUI: 

https://www.calameo.com/read/00501081797b51466e05d


Per info segui anche il Blog: http://pennearmaterivista.blogspot.it/ contatti: pennearmaterivista@tiscali.it

mercoledì 11 gennaio 2023

Recensione Libro | Un caffè in due di Nicola Vacca

 

Titolo: Un caffè in due
Autore: Nicola Vacca
Editore : A&B Editrice
Prezzo: cartaceo (Rilegato)
Pagine: p.72
Genere: Poesia Contemporanea
Data Pubblicazione: 2022
EAN:9788877285263
Valutazione: 9 su 10
In vendita su: A&B Editrice

Sinossi:
Un caffè in due e altre poesie d'amore ci racconta l'importanza del sentimento, della passione, la sfida quotidiana per aggrapparsi alle cose più importanti della vita. Anche i piccoli gesti certe volte possono rendere più dolce il cammino degli amanti, bere un caffè nella stessa tazza è come riconoscersi negli occhi dell'altro, amarsi senza limiti come uno scandalo per le persone che non hanno mai assaporato qualcosa di vero.  

La Recensione

La poetessa Alda Merini scriveva: “Quelli che hanno la carne a contatto con la carne…in quelli c’è verità, dolcezza, sensibilità, lì c’è ancora amore...nella loro semplicità” Non ho potuto fare a meno di citare ancora una volta la nostra grande poetessa perché, Nicola Vacca nella sua ultima raccolta poetica, è riuscito attraverso questa pura semplicità a raccontarci l’intimità dell’amore che separa dal mondo.

La sua raccolta dal titolo Un caffè in due edita per A&B Editrice contiene un discorso amoroso che non tralascia le crepe del quotidiano, sono versi d’amore che raccontano attraverso piccoli gesti l’importanza di amare ed essere amati. Come scrive Martino Ciano nella prefazione, “Così l’amore è anche l’attimo della salvezza e della redenzione, ciò che tiene distante la morte.” Il poeta ci fa capire l’importanza dei piccoli gesti; bere un caffè dalla stessa tazza, camminare mano nella mano tra il caotico via, vai della folla, un bacio che si dilegua in un bacio. Essere felici in due, esserci-eternamente come una fiamma che va alimentata giorno dopo giorno, così attraverso i suoi versi, ci racconta l’amore con i piedi per terra in un sistema votato alla perdita di sentimento.
Nicola Vacca

Il libro è suddiviso in quattro capitoli, nel primo “Lievito madre” è racchiusa la sostanza che fa crescere questo potente sentimento, la passione sfrenata di “baci che strappano la carne”, il segreto per domare i demoni dell’amore, la poesia erotica di due corpi che, nel ricordo, tiene viva la fame del desiderio
Nel secondo capitolo “L’amore con i piedi per terra” ho trovato la dolcezza sconfinata di un letto disfatto, la tenerezza di due persone che “si amano sotto gli occhi/ di un dio distratto.” Nella poesia “In due” è racchiuso il consiglio fondamentale per superare ogni male, ogni ostacolo: “perché in due/se uno cade l’altro lo aiuta a rialzarsi”. È una poesia breve ma capace di suscitare forti emozioni, mi ha ricordato il messaggio di un altro buon poeta Eugenio Montale che scriveva “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di sale...” anche qui si intuisce la futilità delle incombenze della vita quotidiana davanti ad una storia d’amore invincibile, capace di distruggere ogni barriera, ogni possibile minaccia attraverso la completezza e la condivisione.

Queste nostre parole d’amore

Le ho messe in un capello
queste nostre parole d’amore
non è un cilindro
quindi niente giochi di prestigio.
Sono parole cariche di vero
camminano da cuore a cuore
tatuate sulla pelle
per non andarsene mai più.
Queste nostre parole d’amore
l’azzardo da sussurrare
quando il gioco si fa crudele.

Poesia dal libro "Un caffè in due" di Nicola Vacca 

giovedì 22 dicembre 2022

Amanda Gorman aristocrazia della poesia

Leggendo questo articolo qualcuno potrebbe pensare ad un attacco alla sfera femminile e perché no, che qualche fatto personale abbia spinto la mia invidia nei riguardi di una poetessa di successo, in realtà questo articolo vuole essere una riflessione precisa di quello che sta accadendo oggi nella letteratura moderna e contemporanea.

Se prima fare poesia, essere poeti, poteva avere un significato profondo di rivalsa sulla condizione attuale della nostra società, una forma di denuncia e ribellione che rigettava i valori corrotti del mondo, oggi tutto questo è stato profanato e cancellato dalle nuove leve, dai nuovi mostri che, come un veleno letale, lentamente, hanno corrotto questa arte portandola ad un declino inesorabile. Il declino del declino, la cancellazione del romanticismo, la condanna del reprobo che ha lasciato spazio a poeti e scrittori come Amanda Gorman la poetessa americana del momento. 

Per carità non tutta la poesia della Gorman è intrisa di leggerezza e spensieratezza giovanile, e nonostante alcuni versi siano colmi di retorica anti-razzista o femminista, mi viene naturale pensare a quanto sia facile per un ebreo come me, scrivere di Shoah e antisemitismo. La giovane poetessa sta sbancando gli Sati Uniti con le sue apparizioni, alla casa bianca ha aperto l'inaugurazione dell'insediamento del presidente Joe Biden, recentemente a Los Angeles, la sua città, ha letto poesie per il nuovo Sindaco incaricato.


Sono celebri le sue apparizioni nelle serate modaiole, ogni star del cinema e della musica vuole dedicare un selfie all'icona del momento, lei che si proclama paladina degli ultimi e dei diversi si uniforma alle élite industriali e commerciali senz'anima. Così se da una parte scrive sulla diaspora africana, sull'emarginazione, dall'altra adora uniformarsi a quella classe dominante, tra un vestito di Prada e l'altro, sorseggiando dolcemente bicchieri di Champagne dove ha maturato una certa abilità nel commuovere i pezzi grossi della crema statunitense. Odia profondamente essere tradotta da autori o autrici di pelle bianca al punto che più di una volta ha bloccato la traduzione dei suoi testi prima in catalano e poi in olandese perché desiderava fortemente che a tradurre le sue poesie fosse una poetessa o un poeta di pelle nera. Ed è proprio così che il mito del poeta o dello scrittore viene sgretolato, saccheggiato e annichilito dai nuovi aristocratici della letteratura.


Fabrizio Raccis      


  

mercoledì 14 dicembre 2022

Recensione Libro | Vampiri Urbani di Paolo Lubinu


Titolo: Vampiri Urbani
Autore: Paolo Lubinu
Editore : Catartica Edizioni
Prezzo: cartaceo (Brossura)
Pagine: p.144
Genere: Narrativa Contemporanea
Data Pubblicazione: 2021
EAN:978-8885790674
Valutazione: 9 su 10
Scontato su: Amazon


Sinossi:

New Orleans è il quartiere più malfamato che esista, dentro puoi trovarci drogati, prostitute, ubriaconi e assassini. Non esiste un posto migliore per chi fugge lontano dai propri demoni. Questo posto è popolato da mostri miserabili, esseri umani che possono trasformarsi in streghe o vampiri, serial killer inconsapevoli, uomini bugiardi e manipolatori. C’è qualcosa che attrae le persone in questo strano quartiere, loschi personaggi si aggirano tra i mercatini abusivi, i palazzi non sono mai abbastanza grigi, eppure a pensarci bene, sembrano tutti abbastanza felici.


La Recensione

Vampiri Urbani è il libro pubblicato da Catartica Edizioni scritto da Paolo Lubinu originario di Ossi (Sassari) direttore editoriale di Underground X, una rivista di musica e cultura indipendente fondata nel 2010, dove ha pubblicato diversi racconti e fumetti.
Aveva già pubblicato in precedenza esattamente nel 2014 la raccolta illustrata Racconti Urbani e nell’anno successivo è stata la volta del suo primo romanzo, Jesù Cristu ‘Etzu. Collabora come editor con la giovane casa editrice maxottantotto edizioni e come sceneggiatore con alcuni registi sardi. 
Di recente si è cimentato nella regia e il suo cortometraggio, Luci della notte, ed è stato selezionato per un festival nel New Jersey. Durante un’intervista ha confidato di non avere nessun vuoto da colmare, “Scrivo perché sono pieno di storie”, e io aggiungo, sono storie originali e ricche di particolari affascinanti.
Dentro la narrativa di Vampiri Urbani l’essere umano mostra il suo lato peggiore, forse quello più genuino, lascia cadere quel velo di ipocrisia per presentarsi a tutti sotto la sua vera forma, per come è realmente, certe volte un tossico o un mostro leggendario, altre un ubriacone o un vampiro, una strega ninfomane, un serial killer scrittore che uccide le sue vittime a suon di lettere.
I protagonisti di queste storie sono i miserabili, drogati antisociali e puttane, persone che hanno alle spalle un passato grottesco, vivono tutti quanti in un quartiere per disagiati che sembra fuori da ogni logica, nigeriani, bengalesi, sudamericani, italiani e molti altri, poveri immigrati orfani della vita che fuggono da qualcosa e combattono per riprendersi il loro posto nel mondo.