Negli
uffici ad un piano rialzato di Wall Street di un Magistrato di Cancelleria (che
è il narratore del racconto), lavorano inizialmente in quattro: il Magistrato
della Cancelleria, che dirige i compiti; due copisti ed un fanciullo quale
fattorino. I due copisti sono: Turkey: un «inglese basso e corpulento» che la
mattina lavora egregiamente ma che dopo mezzogiorno sino alle sei di pomeriggio
è in continuo affievolimento causando danni come macchie sui documenti
importanti «nell’intinger la penna nel calamaio» e Nippers, il secondo copista,
un giovanotto di circa venticinque anni «con un paio di favoriti, un colore
olivastro e nel complesso, un aspetto piuttosto piratesco». Ginger Nut, invece,
il fattorino, è un fanciullo di circa dodici anni, studente di legge,
fattorino, e addetto a spolverare e spazzare nel suddetto ufficio. Giunge il
giorno in cui l’ufficio è sovraccarico di lavoro tanto che il narratore, ovvero
il Magistrato della Cancelleria che era a capo dell’ufficio, è costretto a
procurarsi altri aiuti. A rispondere alla inserzione è un uomo dalla «figura scialba,
nella sua dignità, pietosa nella sua rispettabilità, incurabilmente perduta»: è
Bartleby. Il capo lo assume immantinente, convinto che quella persona possa
influire in modo benefico «sull’indole caotica di Turkey» (il copista) «nonché su
quella impetuosa di Nippers» (l’altro copista). Il capo lo sistema vicino a sé,
nell’ufficio, convinto di poterlo avere sempre a portata di mano, e Bartleby
copia impassibile giorno e notte i documenti. Il capo è convinto di averlo
sempre a portata di mano, quando dopo qualche giorno dall’assunzione lo chiama
per esaminare certi documenti, come suole fare con Turkey e Nippers. Ma è tanta
la sorpresa quando questi risponde: «Avrei preferenza di no». Incredulo il capo
gli ribadisce con parole diverse la richiesta e si sente ripetere la medesima
risposta. In un secondo momento il capo (narratore) giunge a convincersi che
Bartleby non abbia quel comportamento
per essere insolente, che «le sue eccentricità sono involontarie» e si convince
che egli gli è utile; ma il suo del capo stato non è sempre a favore di
Bartleby: talvolta si sente irritato, e si sente spinto a scontrarsi con lui a
causa di qualche nuovo rifiuto. Così un pomeriggio lo provoca proponendogli
nuovamente l’esame di alcuni documenti: solita risposta. Gli propone allora,
dato che Ginger Nut è assente, di andare all’ufficio postale per vedere se c’è
qualcosa per lui: solita riposta. Ha inizio un periodo di battaglia interiore
nel capo-narratore, nel qual periodo propone talvolta a Bartleby qualche
ufficio diverso dal copiare, ma ottiene sempre la solita risposta: «Avrei
preferenza di no».